Sabato 11 Maggio alle ore 18:00 si terrà l’inaugurazione della mostra “le Pomone” dell’artista scultrice Angela Maria Alberti.
In esposizione diciassette sculture realizzate in terrecotte raku patinate bronzo e terrecotte naturali o patinate. Le opere celebrano la donna rappresentandola in alcune situazioni particolari come nella danza classica, nella meditazione, nei gesti quotidiani o nella veste di Dea romana. In quest’ultimo caso, viene riprodotta come la Dea “Pomona”, ovvero l’antica e prospera dea dei frutti italico-romana, cui l’artista ha dedicato una splendida e intensa scultura.
Il titolo della mostra prende proprio spunto dal nome della divinità romana officiata da Ovidio nel XIV libro delle Metamorfosi e che fu di ispirazione anche per Rodin e Camille Claudel nei due gruppi marmorei a lei dedicati. Le sculture di Angela Maria Alberti si lasciano stimolare e guidare dalla mitologia, ma non solo, infatti anche i semplici gesti quotidiani e la vita di ogni giorno sono rappresentati con incantevole maestria.
Le terrecotte riproducono donne dalle forme giunoniche, ma assolutamente lievi, e il parallelo con i quadri di Botero sorge spontaneo: anche qui la forma abbondante si sposa con la leggerezza dell’esecuzione che regala una visione delle figure delicata e dolce.
L’evento verrà presentato da Silvano Valentini, studioso e critico d’arte, che illustrerà l’originale percorso dell’artista spiegando come le sculture esposte rappresentano parte della vita interiore di ogni donna, aspetti di quel misterioso “femminino” che è un po’ in ognuno di noi.Durante l’esposizione, la visione delle opere sarà accompagnata da una performance di lettura recitata di poesie, alcune delle quali tratte da una raccolta di Alda Merini dedicata alle donne.
Alla mostra “le Pomone ” seguirà un evento collaterale aperto al pubblico:

• Domenica 19 maggio ore 16:00, per la rassegna “I dopo mostra dello spazioD”, una chiacchierata con l’artista Angela Maria Alberti e una performance live di lavorazione della terracotta per scoprire e approfondire l’unicità della tecnica utilizzata e delle tematiche sviluppate.